venerdì 16 dicembre 2011

La TOP TEN dei videogiochi 2011 - Settimo posto


Tecnica sopraffina (le animazioni facciali registrate dai volti degli attori sono impressionanti), cura maniacale per i dettagli (la Los Angeles del 1946 ricostruita strada per strada, inclusi edifici e cartelli stradali...), una buona storia a legare tra loro i casi su cui indagare, con un'atmosfera e uno stile perfetti. Potrei parlare per ore dei pregi di questo gioco, quindi mi limiterò ai difetti che l'hanno trattenuto nella parte bassa della classifica. Innanzitutto una longevità non eccelsa, anche se lo stimolo a rigiocare i singoli casi per concluderli con un risultato migliore c'è (soprattutto quando al primo tentativo non si è riusciti a incastrare il colpevole). Poi le missioni secondarie, che pur essendo ben fatte tendono ad attivarsi una dietro l'altra, mettendosi di traverso allo svolgimento del caso principale fino a far dimenticare su cosa si doveva indagare. Infine, il difetto più grosso è il possedere una struttura open world che si rivela fondamentalmente inutile: non c'è la consueta libertà di movimento che dovrebbe essere garantita e gli spostamenti da un luogo all'altro tendono a diventare noiosi quando non irritanti. I casi si susseguono in maniera rigida e le suddette missioni secondarie non sono attivabili a piacimento, ma solo quando arriva la chiamata dalla radio - e per avere la radio occorre usare un'auto della polizia, quindi manca lo stimolo a usare qualsiasi altro mezzo. Inoltre non ci sono attività collaterali da intraprendere, a parte la classica caccia agli inutili collezionabili.

Tolte queste cose, è un gran prodotto che merita assolutamente di essere posseduto da ogni amante dei videogiochi.

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