giovedì 19 aprile 2012

La tigre e il lettone.

Carla Vites, moglie di Antonio Simone, scrive una lettera incarognita al Corriere della Sera in cui spara a zero su Formigoni e le sue frequentazioni, alimentando la gogna mediatica che da giorni gli ha messo il cappio al collo senza che sia nemmeno indagato per qualsivoglia reato.
Facciamo un passetto indietro.
Roberto Formigoni governa la Lombardia da ben 17 anni. Il suo operato si è basato sull'applicazione della dottrina sociale della Chiesa e ha reso la regione lombarda quella col miglior sistema sanitario, economico, sociale d'Italia, oltre ad avere l'amministrazione pubblica più efficiente in termini di costi. Un sistema imperfetto, come tutti i sistemi umani, e purtuttavia il più funzionale. Tutti dovrebbero auspicare che il modello Lombardia sia allargato all'Italia intera, ma questo andrebbe a colpire troppi interessi, quindi meglio tenersi un sistema statale che fa acqua. Ma per scongiurare ogni rischio, si approfitta di ogni occasione per gettare discredito su Formigoni: non lo si riesce a battere alle urne proprio grazie al suo operato, magari diffamandolo si riescono a dissuadere gli elettori.
Ora, nel circo degli ultimi giorni si getta a testa bassa la moglie di Simone, affermando d'essere una "militante ciellina della prima ora" e di conoscere Formigoni da trent'anni; afferma di volersi "porre delle domande", quando la sua lettera è un continuo j'accuse.
Non entro nel merito delle affermazioni fatte. Quello che voglio criticare, e criticare duramente, è l'averle mosse in questo modo. Perché se davvero è una "militante ciellina della prima ora" dovrebbe essere abbastanza furba da capire cosa c'è in gioco, che è ben più della carriera di Formigoni e anche di suo marito - che, ricordiamolo, non viene arrestato la prima volta, ma finora è andato sempre assolto e sono ragionevolmente certo che lo sarà anche stavolta. Sta aiutando quelli che vogliono togliere di mezzo il governatore lombardo con le cattive, laddove le buone hanno ripetutamente fallito, e togliere di mezzo lui significa togliere di mezzo l'unico modello di governo efficiente che abbiamo in Italia e la possibilità di vederlo esteso a tutto il territorio. Così rimarremo sempre in mano di inetti capaci solo di parlare, di tassare e di mandare i bilanci in rosso nonostante la totale inefficienza dei servizi. Per non parlare del fatto che alimenta ulteriormente l'idea di CL come sistema di potere occulto giudaico-massonico in combutta con il NWO e i rettiliani.
E perché la signora Simone ha avuto il "travaso di bile" che l'ha condotta a questo assurdo autogol? Non per ciò che Formigoni ha detto o fatto, ma per aver visto sul giornale una sua foto su un lettone del Salone del Mobile.

Carla Vites, sei un'imbecille.

E imbecilli anche quelli che chiedono le dimissioni del governatore, che non è nemmeno indagato, ma non dicono nulla ad altri che indagati lo sono.

Appendice: le risposte di Formigoni alla videointervista di Corriere.it

venerdì 13 aprile 2012

Il cliente ha sempre ragione!

Ma manco per il cazzo.



Alcuni giorni fa ho terminato finalmente Mass Effect 3.
Il motivo del "ritardo" (relativamente parlando) è da imputarsi al fatto che non ho avuto tempo di giocarci notte e giorno - ma solo la notte - e all'aver atteso l'uscita della patch che risolvesse l'infame bug dell'Accademia Grissom, presente solo nella versione XBox italiana. Quando si chiama sfiga.
Ma sto divagando.
Dicevo di aver terminato il gioco. Ho così finalmente potuto inserirmi nel solco delle accanite polemiche sul finale insoddisfacente. E mi ci sono inserito rivolgendomi ai delusi e mandandoli tutti fortemente a cagare.
Perché non c'è nulla da ridire: il finale è bello e ti lascia addosso quel velo di malinconia che ti spinge a rigiocarlo, pur sapendo che non sarà più come la prima volta. Per questo e per lo stile adottato, mi ha ricordato il finale di Final Fantasy VII.
Poi si analizza e approfondisce la storia (non leggete quest'articolo se volete evitare spoiler enormi), ci si rende conto che così, effettivamente, tutto quanto torna, si condisce il tutto con un no comment degli sviluppatori (a.k.a.: ci avete sgamati ma non l'ammettiamo per lasciare libertà di interpretazione e magari sconvolgere tutto con un DLC) e si capisce che gli sceneggiatori devono essere fan di David Lynch, e di aver appena vissuto una signora storia.
Ma si sa, haters gonna hate. Il finale non era come se l'aspettavano. Il finale non riflette le scelte fatte nel corso del gioco e dei giochi precedenti, come promesso. Quindi è merda. Poco importa che sia anche meglio del previsto.

Quando ci si aspetta e si pretende che le cose vadano come si vuole, si è troppo presi a fissarsi l'ombelico e a mugugnare che non è andata come previsto per accorgersi che in realtà è accaduto qualcosa di molto più bello. Questo episodio è solo l'ennesima dimostrazione di una dinamica umana purtroppo molto diffusa.

Nel frattempo, Bioware s'è stancata delle polemiche e ha promesso un DLC gratuito che "espande il finale e tiene conto delle scelte fatte".  Poco importa che il finale in sè non cambi e che fosse perfetto così com'era. Gli haters hanno vinto. Vaffanculo.


Eh sì, il cliente ha sempre ragione.