lunedì 31 marzo 2008

Real Guitar Heroes

Idoli che costruiscono vere chitarre elettriche usando, come corpo, una vecchia console.
Qui altre immagini, nonché video di questi strumenti usati durante i concerti.
Eccezionale.

venerdì 28 marzo 2008

Librogame

I librogame mi hanno sempre appassionato. Un'alternativa divertente al gioco di ruolo quando non si hanno compagni con cui giocare, in un'epoca in cui non esisteva la Bioware. Da ragazzino ne ho letti tanti, soprattutto la saga di Lupo Solitario, che ricordo ancora con nostalgia - rammento ogni avventura che ho letto, e sono passati quasi venti anni dalla prima che giocai! C'erano tante altre serie, ma, dato che mia madre me ne comprava solo qualcuno ogni tanto (tre o quattro l'anno) mi orientavo quasi sempre sulla mia serie preferita.
Le serie che riconosco in questa foto, partendo dall'alto a sinistra:
  1. con il logo del caschetto: Realtà Virtuale. Una serie che si vantava di non avere "alcun arbitrio della sorte", tutto era affidato alle decisioni del giocatore. Il problema è che si tirava le cuoia alla prima cazzatina, senza la possibilità di pararsi il culo con una qualche prova d'abilità. Frustrante.
  2. Col draghetto: Dragonlance, avventure ambientate nell'omonimo mondo di D&D. Mai letto uno.
  3. Con la tigre: Ninja. Boh.
  4. La bussola: Dimensione Avventura. Nessuna correlazione tra un libro e l'altro, probabilmente una serie "contenitore". Alcuni erano belli, altri una palla.
  5. Lo scudo: Blood Sword, serie caratterizzata dalla possibilità di giocare fino a quattro persone contemporaneamente con lo stesso libro. Nulla di che, ma interessante da provare. Ma a quel punto, meglio un gdr vero.
  6. Il lupo: Lupo Solitario, il re dei librogame. Credo sia l'unica serie ancora pubblicata in Italia. Perdeva un po' di carisma dopo il numero 20, perché il protagonista ormai era diventato un semidio, quindi si passava a seguire le avventure di uno dei suoi discepoli Ramas. dato che il nome ce lo si sceglieva da soli, nel corso dell'avventura si veniva chiamati sempre e solo "Grande Maestro" (il rango Ramas del personaggio), sicché risultava piuttosto spersonalizzato. E non si avevano più a disposizione le armi simbolo di Lupo Solitario: la Spada del Sole e l'Arco d'Argento di Duadon.
  7. Pipistrello: Dracula. Mboh, roba di vampiri.
  8. L'omino col mantello: Fire*Wolf, avventure eroiche ed eroTiche di un barbaro prescelto per salvare l'universo e blabla.
  9. La torre: Alla corte di Re Artù, spassosa saga dai forti contenuti ironici dove si è chiamati a vestire i panni del giovane Pip, lanciato in missioni pericolosissime da Mago Merlino e armato della poderosa Excalibur Junior, una spada parlante e discretamente rompipalle.
  10. Il nanetto: qualcosa sulla Terra di Mezzo. Tolkien, insomma.
  11. Il logo di pericolo radioattivo: Guerrieri della Strada, ambientazione alla Mad Max da Joe Dever, lo stesso autore di Lupo Solitario.
  12. Clessidra: Oberon il giovane mago, sempre da Dever. Credo ambientato nello stesso mondo della sua serie principale, ma non l'ho mai letto - e me ne dispiaccio.
  13. La finestrella arabeggiante con la luna: Le mille e una notte. Qualcosa di mediorientale, boh.
Li voglio tutti. :(

mercoledì 26 marzo 2008

Ubisoft, ti odio


Sono in scimmia feroce per Rainbow Six Vegas 2, ma mamma Ubisoft ha deciso che la versione PC debba uscire solo l'11 aprile (insieme a GTA 4, peraltro), mentre quelle per XBox 360 e PS3 sono già disponibili. Io odio gli FPS su console, quindi mi tocca aspettare e rodermi nell'attesa.
Maledette politiche commerciali.

Meccanismi che bollono in pentola

Gli update all'Unreal Engine 3 risultano molto interessanti e promettono un Gears of War 2 eccezionale - con la speranza che, stavolta, la sceneggiatura sia decente e non un pastone inutile come nel primo episodio (avrebbero fatto prima con una sceneggiatura che diceva solo "ci sono i mostri brutti che ci vogliono male, ammazziamoli prima che ci ammazzino loro" e il risultato sarebbe stato quasi lo stesso).
Tra l'altro, Tim Sweeney ha una faccia squisitamente geek.

martedì 25 marzo 2008

PATA-PATA-PATA-PON!

Un rhythm game che è anche gestionale che è anche strategico.




E la scimmia PSP si sveglia.

lunedì 24 marzo 2008

Il gioco che mancava


La conversione in flash del gioco uscito per PS2 alcuni mesi fa. E che io sto ancora sperando esca anche da noi.

La fine del mondo è arrivata.

giovedì 20 marzo 2008

Guitar Hero su DS? Ma va', dai.

Dai, sarà una balla, come fai a riprodurre un gioco del genere su DS?

Così:



Anche se temo che non avrà minimamente il feeling che dà il classico controller chitarra per console e PC. Ha anche solo 4 tasti per l'impossibilità di muovere la mano...
Ciononostante, la scimmia ha già fatto capolino.

mercoledì 19 marzo 2008

Tom Clancy's Endwar

Da tempo mi chiedevo come fosse possibile che un RTS uscisse su console. Come fai a gestire decine di unità in tempo reale con un joypad? Impossibile! Servono tastiera e mouse, per forza!
Alla Ubisoft invece la pensavano diversamente, per cui hanno implementato un sistema di ordini a controllo vocale.



Pensare che proprio oggi, su corriere.it, è comparsa un'intervista al responsabile di Sony Computer Entertainment Italia in cui il suddetto afferma che i giochi del futuro saranno comandati a voce.
In casa Sony sembrano essere rimasti un po' indietro.

Good Dog

LO VOGLIO.

lunedì 17 marzo 2008

Mega Giga Solid


Hideo Kojima si lamenta che Metal Gear Solid 4 non ci sta in un disco blu-ray, ovvero 50 GB di spazio sono troppo pochi per il gioco. Di conseguenza si trova a dover comprimere molta roba e a dover anche tagliare qualcosa di ciò che ci sarebbe dovuto essere. Quattro domande mi sorgono spontanee:
  1. Cosa diavolo ci ha messo in questo gioco? Sarà davvero così lungo? Sarà il gioco definitivo e dopo non si sentirà più il bisogno di giocare altro?
  2. Non poteva usare due dischi?
  3. Quanti anni ci impiegherà la PS3 a caricare ogni scena?
  4. Kojima, sei pazzo?
Domanda bonus: perché quei ridicoli baffoni al povero Snake?

domenica 16 marzo 2008

Bit e passione sono inversamente proporzionali

E' incredibile come ci sia gente che continua a produrre software per il Commodore 64, una macchina morta e sepolta, azienda produttrice inclusa, ma che, per quello che ha rappresentato nell'informatica e nei videogiochi, vanta ancora una nutrita schiera di appassionati utilizzatori. Tra parentesi, sono abbastanza stupito che le loro macchine funzionino ancora perfettamente: il mio Commodore 128 ha tirato le cuoia tempo fa. Evidentemente praticano una regolare manutenzione.
Ma mi sto perdendo in chiacchiere inutili. Il vero scopo di questo post è elogiare Toni Westbrook, che ha programmato un clone di Guitar Hero per C64 e ha costruito un'interfaccia hardware per connettere un controller PS2, nella fattispecie la chitarra per GH, alla porta per il joystick. Questa interfaccia sarà messa in vendita prossimamente, per la gioia degli interessati.






Ah, la purezza del sintetizzatore del C64.

giovedì 13 marzo 2008

Io c'ero... più o meno.

Il primo player MP3 portatile compie 10 anni. Uscì nel 1998 e vantava la bellezza di 32 MB di memoria, in un'epoca in cui un hard disk da 5 (cinque) GB era considerato bello capiente, alla modica cifra di 250$. All'epoca non conoscevo ancora il formato MP3. Lo conobbi all'inizio dell'anno successivo, quando, iniziato a usare regolarmente internet, vagando su un sito dedicato a Slayers ospitato dal Politecnico di Torino, mi imbattei nella possibilità di scaricare parte della colonna sonora della serie compressa con questo misterioso formato audio. Inizialmente ascoltavo i file MP3 usando il vetusto Media Player di Windows 98, ma in seguito mi imbattei in WinAmp. Iniziai a usarlo - era ancora uno shareware, non gratuito come ora - e dopo nove anni è ancora il mio player preferito, nonostante ne abbia provati di ogni.
Erano tempi felici in cui internet e la e-mail erano ancora entità misteriose appannaggio di pochi eletti e per navigare un modem a 56 kbps era più che sufficiente. Nel web si usavano solo HTML, un po' di javascript e qualche applet java se si voleva stupire, qualche script cgi nei siti più avanzati. Lo spam era solo una marca di carne in scatola, Google era pressoché sconosciuto e per l'instant messaging si usava solo ICQ. E in tutto questo, iniziarono a fiorire alcuni siti ricolmi di file MP3 di qualunque genere pronti da scaricare aggratis. Il fenomeno internet era ancora troppo limitato perché le major se ne interessassero e rimase così finché non esplose il caso Napster. Dopo quello, avvenne il giro di vite che spezzò le gambe al mito della "musica gratis per tutti su internet, wow!" e iniziò la costante battaglia tra major della musica e condivisori di file coperti da copyright che continua oggidì.

In dieci anni sono fioriti nuovi formati di compressione per la musica tecnicamente molto superiori all'MP3, eppure ancora adesso il file musicale per eccellenza è quello in questo formato. Se dici MP3, dici musica. E così sia.

mercoledì 12 marzo 2008

Geek!

Il geek, questo termine oscuro.

Da qualche tempo sentivo il bisogno di un luogo in cui scaricare i miei deliri nerdici, su videogiochi, fumetti, e tutto quello che per qualche motivo mi appassiona ma che ritengo troppo frivolo per l'altro mio blog, o anche solo le mie paturnie.

Eccolo qui.

E ora vado a giocare a Call of Duty 4.

Giulianone, non si fa così.

Di primo impatto, per un antiabortista, l'iniziativa di Ferrara di presentarsi alle elezioni con una lista "pro-life", il cui progetto politico coincide con la limitazione o eliminazione dell'aborto, è lodevole, giusta, coraggiosa, meritoria di considerazione e magari anche del proprio voto.
La realtà, come evidenziato da Giorgio Vittadini durante una chiacchierata informale, è che ha toppato di brutto.
Finché la battaglia contro l'aborto si manteneva sul piano delle proposte di moratorie e se ne discuteva nelle arene giornalistiche, tutto ok. Parlare dell'aborto, del suo orrore, e rifletterci attentamente, proponendo iniziative e leggi a supporto del non-aborto, va bene. Ma appena Ferrara scende nell'agone politico con una vera e propria lista anti aborto, parte immediata la levata di scudi da ogni lato, oh-no-la-194-non-si-tocca, e persino Berlusconi si affretta a precisare che la legge, in caso di sua vittoria, non verrà toccata, ma che lui si propone di applicarla pienamente - cosa che ad oggi, in effetti, non viene fatta, concedendo l'aborto con troppa facilità, con motivazioni spesso labili e conciate in modo da sembrare tutela della salute della donna ("Oh, no, questo bambino non lo voglio" - "Nessun problema, scriviamo che turberebbe la sua salute psicologica; ecco il suo certificato, abortisca pure").
Il risultato è che, per gli anni a venire, ci si può dimenticare ogni revisione e miglioramento dell'attuale legge, o che almeno se ne parli.
Pessima mossa, Giuliano.

P.S.: Per contenere i miei deliri, ho appena aperto un nuovo blog.