mercoledì 3 settembre 2008

Medici alle prime penne.


La S.V. è convocata in data Mercoledì 3/9/2008 per il servizio di vigilanza
alla prova di ammissione ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia.

Mi tocca, come si fa a dire di no quando ti chiamano S.V.? Esercita un fascino sull'ego tale da farti dimenticare l'immensa rottura di palle cui vai incontro.

(D'altra parte, devo farlo o all'ufficio personale avranno un contratto di lavoro in più nel tritadocumenti.)

Due anni fa ero curiosissimo di fare il servizio di sorveglianza al test di ammissione. Il fatto che si sarebbe trattato del test di Psicologia ( = topa come se piovesse... Nebo, non odiarmi) era un ulteriore sprone, ma la scansai perché, benché fossi arrivato da solo due mesi, ero l'unico in grado di capire e porre rimedio alle bizze di un portale d'ateneo che, con il traffico del periodo di immatricolazione, collassava ogni 30 minuti. Se andava bene. Così mi limitai a raccogliere i racconti dei miei colleghi, i quali mi invidiavano il fatto di non dover essere coscritto. Io, inizialmente, non capivo come potesse essere una palla questo lavoro: incontrare un sacco di tope gente al banco di registrazione, controllare che non barassero durante il test e andarsene a metà giornata lavorativa. Ma tanto dissero e tanto fecero che alla fine mi convinsero della noiosità della questione.
L'anno scorso, niente. Quest'anno arriva la chiamata, e dato che da qualche tempo il portale è stato ampiamente ristrutturato e ha smesso di collassare anche quando è sotto stress, non ho scusanti per sfuggire al lungo braccio dell'amministrazione.
Vabè, andiamo. L'appuntamento è alle 8 per la riunione preliminare. Si raccomanda la massima puntualità. Comincio bene: mi sveglio alle 7 anziché alle 6.40, mi lancio sotto la doccia, esco, asciuga asciuga, mannaggia a quando ho deciso di farmi crescere i capelli, guardo l'orologio: sono già le 7.30 passate. Accarezzo l'idea di fare una colazione decente, ma il mio neurone del realismo si sveglia e inizia a sbraitare NON C'E' TEMPO! e litiga col neurone dello scazzo per un po'. Alla fine il primo prevale e mi accontento di ingollare un caffè e una brioscina. In piedi. Per me, fare colazione in piedi senza essere al bancone di un bar è una bestemmia. Quando esco in macchina, sono già le 7.45. Merda. Grazie al cielo a quest'ora c'è poco traffico e alle 8 sono nell'aula concordata.
Seguono spiegoni e menate varie su tutto ciò cui dobbiamo stare attenti: dopo lo smacco del test dello scorso anno, annullato per forti irregolarità, stavolta si adotta il criterio che ogni studente è un infingardo il cui scopo non è tanto passare il test, quanto fregare noi della commissione. Sorbirsi questo non sarebbe male, se ci spiegassero effettivamente tutto quello che dobbiamo fare all'atto dell'identificazione dei candidati.
Ci avvisano che in una delle aule ci sarà una studentessa portatrice di handicap disabile diversamente abile, la quale, per legge ha diritto al 30% di tempo extra, cioè 36 minuti. Quando chiamano i nomi di chi si occuperà di quell'aula, prego di non finirci io. Ovviamente Murphy mi osserva sempre con affetto, e quando credo di averla scampata, il mio nome viene chiamato, proprio per ultimo. In realtà, come scoprirò più tardi, non sarebbe cambiato nulla, dato che la procedura di ritiro degli elaborati si è protratta ben oltre il tempo extra concesso.
La procedura di identificazione va abbastanza bene, anzi, è quasi divertente. Beppe, distrutto da una notte insonne, trascrive i dati dei documenti e raccoglie le firme, mentre io verifico la validità del pagamento della quota di iscrizione e consegno i codici a barre da apporre in seguito sulla scheda anagrafica. Ovviamente ci sono numerosi casi di gente che sbaglia fila (perdonabile, i cartelli che indicavano l'intervallo dei nomi erano poco visibili) o aula (degli imbecilli, potevano controllarlo con chiarezza sia sul sito web che all'ingresso dell'edificio - annotarsi i loro nomi e rifiutarsi di farsi curare da loro se dovessero passare il test e arrivare alla laurea).
Quando terminiamo, la sciagura si abbatte sulle nostre teste: dovevamo ritirare anche le ricevute di iscrizione del SIFA, sì, proprio quelle che a ciascuno abbiamo restituito con un sorriso dicendo "No, grazie, non serve!"

Due mezzi cervelli non fanno un cervello intero, ma un completo idiota.

D'altronde, siamo entrambi certi che non fosse stato specificato alla riunione, nella quale si è invece insistito su cosa controllare nel bollettino di pagamento e su come eseguire una perfetta rettoscopia (vedi mai che nascondono qualcosa là dentro...).
In seguito, abbiamo risolto ritirandole all'uscita, ma ci siamo accorti che ne mancavano tre. Big deal. La cazzata da nabbi siamo riusciti a farla. Grazie, Murphy.
Le due ore della prova scorrono noiosamente. Per ingannare il tempo, passeggio tra i banchi puntando le ragazze più avvenenti controllando che tutto si svolga regolarmente, mentre Beppe gira con il portatile in mano ricercando eventuali dispositivi Bluetooth attivi, che fa molto film di spionaggio. L'unico fatto degno di nota è aver salutato un'amica che passava fuori dall'aula.
Al momento della consegna, tutti si mettono a parlare ad alta voce e scoppia un gran casino, col risultato che gli aspiranti medici si beccano un cazziatone dalla presidentessa della commissione e dalla presidentessa del corso di laurea su come dovrebbero manifestare maggiore maturità stando buoni fino al termine delle operazioni e blablabla. Come da copione, tornano all'ordine per dieci secondi, poi riprendono a far casino.
Son ragazzi.

Al termine di tutto questo sproloquio, mi sorge una grande domanda. Che cazzo gliene frega a dei futuri medici di sapere chi ha scritto Va' dove ti porta il cuore, o di sapere in che regione è il lago Trasimeno, o da quale Concilio Vaticano è uscito un certo testo? E queste sono solo le domande che mi è capitato di sbirciare, ma di inutili ce n'erano parecchie altre, da quanto mi hanno detto.
Chi compila questi test SA chi dovrà poi sostenerli o butta giù le domande che gli suggeriscono le farfalle che ha nel cervello?

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