venerdì 13 aprile 2012

Il cliente ha sempre ragione!

Ma manco per il cazzo.



Alcuni giorni fa ho terminato finalmente Mass Effect 3.
Il motivo del "ritardo" (relativamente parlando) è da imputarsi al fatto che non ho avuto tempo di giocarci notte e giorno - ma solo la notte - e all'aver atteso l'uscita della patch che risolvesse l'infame bug dell'Accademia Grissom, presente solo nella versione XBox italiana. Quando si chiama sfiga.
Ma sto divagando.
Dicevo di aver terminato il gioco. Ho così finalmente potuto inserirmi nel solco delle accanite polemiche sul finale insoddisfacente. E mi ci sono inserito rivolgendomi ai delusi e mandandoli tutti fortemente a cagare.
Perché non c'è nulla da ridire: il finale è bello e ti lascia addosso quel velo di malinconia che ti spinge a rigiocarlo, pur sapendo che non sarà più come la prima volta. Per questo e per lo stile adottato, mi ha ricordato il finale di Final Fantasy VII.
Poi si analizza e approfondisce la storia (non leggete quest'articolo se volete evitare spoiler enormi), ci si rende conto che così, effettivamente, tutto quanto torna, si condisce il tutto con un no comment degli sviluppatori (a.k.a.: ci avete sgamati ma non l'ammettiamo per lasciare libertà di interpretazione e magari sconvolgere tutto con un DLC) e si capisce che gli sceneggiatori devono essere fan di David Lynch, e di aver appena vissuto una signora storia.
Ma si sa, haters gonna hate. Il finale non era come se l'aspettavano. Il finale non riflette le scelte fatte nel corso del gioco e dei giochi precedenti, come promesso. Quindi è merda. Poco importa che sia anche meglio del previsto.

Quando ci si aspetta e si pretende che le cose vadano come si vuole, si è troppo presi a fissarsi l'ombelico e a mugugnare che non è andata come previsto per accorgersi che in realtà è accaduto qualcosa di molto più bello. Questo episodio è solo l'ennesima dimostrazione di una dinamica umana purtroppo molto diffusa.

Nel frattempo, Bioware s'è stancata delle polemiche e ha promesso un DLC gratuito che "espande il finale e tiene conto delle scelte fatte".  Poco importa che il finale in sè non cambi e che fosse perfetto così com'era. Gli haters hanno vinto. Vaffanculo.


Eh sì, il cliente ha sempre ragione.

Nessun commento: