Erano tempi felici in cui internet e la e-mail erano ancora entità misteriose appannaggio di pochi eletti e per navigare un modem a 56 kbps era più che sufficiente. Nel web si usavano solo HTML, un po' di javascript e qualche applet java se si voleva stupire, qualche script cgi nei siti più avanzati. Lo spam era solo una marca di carne in scatola, Google era pressoché sconosciuto e per l'instant messaging si usava solo ICQ. E in tutto questo, iniziarono a fiorire alcuni siti ricolmi di file MP3 di qualunque genere pronti da scaricare aggratis. Il fenomeno internet era ancora troppo limitato perché le major se ne interessassero e rimase così finché non esplose il caso Napster. Dopo quello, avvenne il giro di vite che spezzò le gambe al mito della "musica gratis per tutti su internet, wow!" e iniziò la costante battaglia tra major della musica e condivisori di file coperti da copyright che continua oggidì.
In dieci anni sono fioriti nuovi formati di compressione per la musica tecnicamente molto superiori all'MP3, eppure ancora adesso il file musicale per eccellenza è quello in questo formato. Se dici MP3, dici musica. E così sia.
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